NEUROPSICOLOGIA

VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA
La valutazione neuropsicologica è un esame che consente di delineare il profilo cognitivo, indagando attenzione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive, abilità visuo-spaziali, abilità prassiche, cognizione sociale, abilità funzionali e possibili alterazioni emotive-comportamentali.
Ciò permette di quantificare l’eventuale presenza di aree cognitive compromesse e/o di quelle preservate, contribuendo alla diagnosi di patologie neurologiche.

La valutazione neuropsicologica viene svolta anche, su richiesta dell’interessato, in casi di riferite dimenticanze, disorientamento, cambiamenti nell’umore e altre alterazioni, che possono essere percepite dal paziente e/o dai familiari. In questo senso, la valutazione diventa strumento di screening precoce di patologie neurodegenerative.
Essa si svolge tramite: raccolta di dati anamnestici, colloquio con paziente e familiare, somministrazione dei test neuropsicologici.
La durata della valutazione è di circa un’ora/un’ora e mezza.

LE PATOLOGIE
che interessano le funzioni cognitive sono:

  • patologie neurodegenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, ecc.);
  • patologie cerebrovascolari (ictus/emorragie cerebrali, malattie cardiovascolari);
  • patologie psichiatriche;
  • esiti di traumi cranici/interventi neurochirurgici.
INTERVENTI DI POTENZIAMENTO COGNITIVO
Gli interventi di potenziamento cognitivo (o stimolazione cognitiva) sono utili, nelle fasi iniziali delle malattie neurodegenerative, per “allenare” le capacità residue e rallentare la perdita funzionale dovuta alla patologia, consentendo il mantenimento più a lungo possibile di una buona qualità di vita.
Tali interventi hanno effetto non solo sulla sfera cognitiva, ma anche su quella affettiva, comportamentale e relazionale.
Le sessioni di potenziamento cognitivo si possono svolgere individualmente o in gruppo.
VISITE

  • Visita neuropsicologica.
MEDICO SPECIALISTA
Dott.ssa VALENTINA SLONGO